I laghi alpini nascosti: perle segrete tra le montagne
I laghi alpini dell’Italia offrono panorami mozzafiato e atmosfere rarefatte che sembrano catapultare il viaggiatore in un universo parallelo. Spesso lontani dai circuiti turistici più battuti, questi specchi d’acqua incastonati tra le vette conservano un fascino intatto, immersi nel silenzio e nella natura incontaminata. Esplorare questi laghi nascosti significa intraprendere un viaggio tra acque cristalline, boschi fitti, rifugi solitari e incontri ravvicinati con la fauna alpina. Un’escursione tra i laghi più remoti delle Alpi è un’esperienza autentica e appagante, destinata a chi cerca tranquillità e bellezza allo stato puro.
Perché scegliere i laghi alpini meno conosciuti
I laghi più famosi delle Alpi italiane, come il Lago di Braies o il Lago di Misurina, attirano ogni anno migliaia di visitatori. Tuttavia, esiste un mondo parallelo fatto di piccoli laghi glaciali e bacini nascosti, raggiungibili solo con sentieri escursionistici e immersi in una natura selvaggia. Questi laghi offrono numerosi vantaggi:
- Tranquillità assoluta: lontani dal turismo di massa
- Percorsi escursionistici autentici e immersivi
- Possibilità di avvistare fauna selvatica come stambecchi, marmotte e aquile reali
- Acque limpide e scenari pittoreschi ideali per la fotografia naturalistica
Luoghi poco noti, ma non per questo meno spettacolari, attendono solo di essere scoperti a piedi, passo dopo passo.
Alcuni dei laghi alpini nascosti più affascinanti
Tra le centinaia di laghi di origine glaciale disseminati sulle Alpi italiane, alcuni meritano particolare attenzione per la loro bellezza e isolamento geografico. Ecco una selezione di specchi d’acqua nascosti, perfetti per gli amanti del trekking e della natura selvaggia.
Lago delle Lame — Piemonte
Situato nella Valle Maira, una delle vallate più remote e autentiche del Piemonte, il Lago delle Lame si raggiunge con un’escursione che parte dal villaggio di Chiappera. Il lago si trova a circa 2.300 metri di altitudine e offre acque verde smeraldo che riflettono le creste rocciose circostanti. La difficoltà dell’accesso e la sua posizione isolata lo rendono un gioiello per escursionisti esperti.
Lago di Lausfer — Piemonte
Nascosto tra le montagne della Valle Stura di Demonte, al confine tra Italia e Francia, il Lago di Lausfer è un sistema di più laghetti glaciali situati a oltre 2.400 metri di altitudine. Il silenzio assoluto, rotto solo dal vento e dal fruscio dell’erba, regala un’atmosfera quasi mistica, soprattutto nelle prime ore del mattino. È raggiungibile partendo da Sant’Anna di Vinadio lungo un sentiero escursionistico ben segnalato.
Lago Nero — Lombardia
Nel Parco Naturale dell’Adamello, in provincia di Brescia, il Lago Nero è una meta poco conosciuta ma di grande suggestione. Il lago prende il nome dal colore scuro delle sue acque, che riflettono le rocce circostanti creando un contrasto drammatico e affascinante. L’escursione parte dal Rifugio Gnutti e si snoda tra pietraie, rododendri e piccoli torrenti alpini.
Lago delle Stellune — Trentino-Alto Adige
Incastonato tra le Dolomiti Lagorai, il Lago delle Stellune è uno dei più remoti e suggestivi del Trentino. Il percorso per raggiungerlo attraversa boschi di larici e pascoli alpini fioriti e può essere affrontato partendo dal villaggio di Molina di Fiemme. Quest’area è meno frequentata rispetto alle Dolomiti occidentali, e la fatica del cammino è ampiamente ripagata dalla vista del lago incorniciato da creste frastagliate.
Laghi di Fremamorta — Piemonte
All’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime, i Laghi di Fremamorta formano un complesso di bacini glaciali situati tra i 2.300 e i 2.600 metri. L’escursione ha inizio da Terme di Valdieri e offre panorami spettacolari sui monti Matto e Argentera. In estate si possono ammirare le fioriture alpine che bordano le rive dei laghi e osservare le marmotte che si muovono curiose tra le rocce.
Escursionismo responsabile: rispetto e sicurezza
Esplorare i laghi alpini nascosti richiede attenzione, preparazione fisica e rispetto per l’ambiente. Molti di questi specchi d’acqua si trovano in zone protette o parchi naturali, dove la tutela della biodiversità è essenziale. È fondamentale seguire alcune regole di comportamento:
- Non abbandonare rifiuti e utilizzare contenitori riutilizzabili
- Rispettare la flora e la fauna locale, evitando disturbi inutili
- Utilizzare sentieri segnalati e consultare sempre le previsioni meteo
- Portare con sé una mappa cartacea, acqua e abbigliamento adeguato all’alta quota
Il trekking in alta montagna, se affrontato con consapevolezza, è uno strumento prezioso per entrare in contatto con la natura e contribuire alla sua conservazione.
Quando partire: il periodo ideale per esplorare i laghi alpini
Il periodo migliore per visitare i laghi di alta montagna va da fine giugno a inizio settembre, quando la neve si è sciolta e gran parte dei sentieri sono accessibili. In luglio e agosto la vegetazione è al massimo dello splendore: prati fioriti, farfalle alpine, cieli tersi e temperature gradevoli rendono l’escursione un’esperienza rigenerante. Nelle mezze stagioni, molte strade alpine possono essere ancora chiuse o difficilmente percorribili, mentre in inverno molti laghi si ghiacciano completamente.
Un patrimonio da scoprire e preservare
I laghi alpini più nascosti dell’Italia mostrano un volto autentico delle nostre montagne, lontano dalle vetrine turistiche e dalle folle. Percorrere i sentieri che portano a queste meraviglie dell’acqua significa immergersi in un ecosistema fragile e straordinario, dove il tempo sembra sospeso. Che si tratti di una gita di un giorno o di un’escursione di più tappe, ogni lago racchiude una storia, un’emozione, un paesaggio da contemplare in silenzio. Un invito a riscoprire le Alpi attraverso i loro angoli più segreti, dove l’acqua incontra la roccia e l’uomo torna parte della natura.
